Ad un certo punto arriva il momento di non più estate, così lo chiama una mia amica, quel momento in cui non è più estate, ma non è nemmeno veramente autunno, devi iniziare a combinare qualcosa della tua vita dopo le ferie estive, ma sei ancora con il cervello al mare.
Il fatto che io abbia il cervello sempre in un posto di mare non fa testo.
Ho smaneggiato con i colori di questo blog. Provo a lavarmi di dosso quel nero che mi porto dietro da troppo tempo.
Mescolo i colori a caso, sperando di non dare - ulteriormente - il voltastomaco a chi passa di qui.
Se non approvate la cromatica di queste pagine vedrò di non darvi peso, dopotutto c'è chi riesce a fare di peggio con i colori del suo blog. (Ora viene qui e mi mena, lo so io!)
Tra il cazzeggio notturno e una tavolozza virtuale ho mescolato degli schizzi fatti in nave, quando il rollio ti fa tremare il pennello ancor più del normale, e quando sai che il tempo passa lento durante la traversata...
Non so, forse nella mia vita passata ero un marinaio, ma quella noia ha su di me un fascino in grado di riappacificarmi con il mondo. Almeno finchè non scendo a terra.
1 commento:
Verde a parte, i colori del tuo blog mi piacciono.
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