venerdì 10 dicembre 2010

Bello come...

Ogni anno mi riprometto di non fare il disegno per Scarceranda il sabato notte alle tre quando ormai la mia permanenza al Crack è sfociata in un numero di birre incalcolabile.
Me lo riprometto ogni anno quando apro l'amata agendina e vedo quell'obrobrio disegnato da me con tanto di firma.
Me lo riprometto ogni volta che vedo un mio disegno pubblicato e mi vergogno come una ladra. Non solo per la qualità del disegno in sé, ma anche - e soprattutto - perché per un progetto che mi sta a cuore vorrei dare qualcosina in più.

Quest'anno è andata come tutti gli altri anni.
Alle tre di notte del sabato, quando ormai la mia lucidità mentale è quella di un orso polare in letargo da mesi, mi accorgo che quel disegno non l'ho ancora fatto.
Prendo penna e pantoni e lo butto giù al volo facendo il mio solito pasticcio.

Ma quest'anno sono stata fortunata.
Il disegno mi è tornato indietro in tempo per metterlo a posto.


Bello come una prigione che brucia è il titolo di un libro di Julies Van Daal  che parla della rivolta dei gin riots i primi di giugno del 1780. La storia di una rivolta senza capi che culminò con l'incendio del carcere di New Gate.
Mi è venuto in mente mentre disegnavo nelle celle del Forte Prenestino, mi è venuto in mente, ho sorriso al pensiero e tutto è scivolato sulla carta. 

Scarceranda è un'agenda autoprodotta da Radio Onda Rossa dal 1999. Il suo motto fin dalla nascita è “contro ogni carcere giorno dopo giorno, perché di carcere non si muoia più, ma neanche di carcere si viva”.

Questo è un progetto che amo sostenere. Più informazioni su dove trovarla, su come contribuire le trovare QUI.

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