giovedì 4 agosto 2011

Ode d'amore.

Tu mi rendi capace di reggere anche le giornate più lunghe, quelle che si fondono con le notti in cui il sonno mi è precluso.
Il tuo profumo al risveglio mi riaccende meglio di mille baci sfioriti nella notte.
Sei il mio contatto con la realtà, l'energia residua che si ricarica.

La tua forza e la tua veemenza, a volte, riescono a farmi battere il cuore in petto, fino a cercare di farlo esplodere.Come se volesse scappare via.

E amo la tua scura profondità, la tua amarezza che ti rende unico come tutte le cose che hanno la fortuna di essere a cavallo tra la ferocia e la dolcezza più estreme.

Tu, meraviglia del mondo, che sul fondo di te puoi farci leggere futuri improbabili, storie inimmaginabili.

Ma la gioia, per me, è che  tu ci sia ogni mattino al risveglio, che tu sia presente nelle mie giornate, come un attimo di respiro, e che tu non abbia bisogno di essere ammansito, perché sei meraviglioso così.
Per me che non ho voglia di edulcorare mai niente.

E quando non ci sei potrei uccidere per averti.
Sei la mia dipendenza.
Il mio amore.
L'amore che risveglia i sensi, che rende sopportabile il mondo.
Quell'amore a cui non ho mai intenzione di rinunciare, anche quando mi dico che devo chiudere con le ossessioni, perché ogni dipendenza uccide un'ambizione.

E come tutti i grandi amori di cui si abusa, prima o poi mi ucciderai.



Maledetto caffè.

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