giovedì 5 gennaio 2012

Preghiera di Gennaio

Padre Nostro (?)
            [che non ho mai capito dove tu stia di casa],
forniscimi codice fiscale e partita iva,
lasciamo perdere i Regni, che son solo cose umane,
continua a non far niente,
che al resto pensiamo noi con la nostra volontà.
Salda i nostri debiti
            (così come noi smettiamo di aspettare i soldi dai nostri debitori),
Dichiariamo illegali i lavori sotto pagati,
cosicché noi si possa aver la gioia di comprare il pane quotidiano
            [che ne ho un po' due palle di pesare 47kg]
Lasciaci cadere in tentazione,
che ne abbiamo bisogno per sopravvivere in questa guerra strisciante che è il nostro mondo
e liberaci dal male dei banchieri,
dalla malinconia di casa
dai nostri peggiori incubi (che sembrano sogni rosei rispetto alla realtà)
dalla nostra solitudine mascherata da società,
dai cuori infranti,
dai conti correnti in rosso,
dalle margherite nel parco a gennaio,
dall'autunno costante.
Restituisci l'inverno,
la neve sull'erba e non le farfalle bianche fuori stagione.

Padre Nostro,
           [che non ho capito perché non hai un nome]
c'è una dote che non hai: non è chiaro se ci sei.
Facciamo che avere un Regno non è davvero una cosa importante.
Sia fatta la volontà dei migliori (e non quella degli incompetenti),
Lascia il cielo lì dove sta,
ed evita che sia la terra a mancarci sotto i piedi a ogni risveglio.
Fai in modo che ci sia la pancia piena
          [perché difficilmente i sogni riempiono il frigorifero]
e chiedi al fruttivendolo di smetterla di ricordarmi che gli devo un sacco di soldi,
e ricorda a quello del bar accanto al suo negozio di verdura che ne deve tantissimi a me.
Toglimi la tentazione di diventare un'assassina seriale
          [o una depressa pericolosa]
E liberaci dal male dell'iva al 23%
Delle fatture non saldate,
dai pagamenti in ritardo,
dagli affitti troppo alti
dagli stipendi troppo bassi
dai tagli alla cultura (perché si sa, non si mangia),
dai finanziamenti all'industria bellica
(che quella non si mangia, ma meno siamo più cibo rimane per chi sopravvive, a quanto pare)
dal vino scadente
dai mandarini marci,
dalle foglie gialle in inverno,
e dai diluvi improvvisi,
dagli ombrelli rotti,
dai calzini bucati,
dalle caffettiere bruciate
e dalle notti insonni.

Amen

(ps e se proprio devi far finire questo casino del mondo tra qualche mese, almeno pagati qualcuno che ti faccia degli effetti speciali decenti).




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