L'anno scorso erano centinaia. Rosse come il sangue, come le lotte, come l'amore per la mia città.
L'anno scorso avevo riempito le strade dei loro colori sovrapposti e sgargianti. Erano belle come un tramonto d'estate.
Quest'anno ne è rimasta una sola.
Ben visibile, ma una sola.
Perché non lasciarne neanche una mi avrebbe fatto passare per la solita persona pessimista antipatica e crepuscolare™.
Che poi, che noia se io fossi davvero così.
Che poi, che noia se io fossi davvero così.
Infatti eccola qui, bella bianca, splendente. Non puoi non vederla. Puoi perderti qualche storia, qualche personaggio nascosto nel tronco, ma lei non puoi far finta che non ci sia.
Tutte le altre le ho uccise.
Una a una, con la dedizione che si riserva alle cure migliori.
Lei è ancora viva, perché possa raccontare alle sue simili che cosa succede se provano a tornare, quelle stupide farfalline che a volte si agitano nello stomaco, e che si tengono a bada con qualche buon bicchiere di insetticida.
Ma non fraintendetemi, non è vero che non c'è più amore, o non c'è più un sacro fuoco che mi anima, che mi fa vivere qui. Anzi. C'è eccome ed è nascosto nella firma più bella di sempre, messa sulle scale di corsa perché dovevo consegnare questa illustrazione, nel messaggio del mio socio alle 10.00 del mattino che dice di aver registrato l'associazione culturale, nelle texture che mi ha mandato per completare il disegno, nei consigli rivelatori di Ausonia, nell'aiuto di Fabrizio per l'inchiostrazione (che si sa io c'ho il morbo di parkinson quando inchiostro), nella bottiglia di spumante stappata ieri sera, nelle parole che verranno. Che spero siano solo quelle giuste.
Ma non fraintendetemi, non è vero che non c'è più amore, o non c'è più un sacro fuoco che mi anima, che mi fa vivere qui. Anzi. C'è eccome ed è nascosto nella firma più bella di sempre, messa sulle scale di corsa perché dovevo consegnare questa illustrazione, nel messaggio del mio socio alle 10.00 del mattino che dice di aver registrato l'associazione culturale, nelle texture che mi ha mandato per completare il disegno, nei consigli rivelatori di Ausonia, nell'aiuto di Fabrizio per l'inchiostrazione (che si sa io c'ho il morbo di parkinson quando inchiostro), nella bottiglia di spumante stappata ieri sera, nelle parole che verranno. Che spero siano solo quelle giuste.
5 commenti:
ma se il tuo socio ti ha mandato le texture, Ausonia ti ha aiutata e Fabrizio ha inchiostrato tu cosa hai fatto? Hai firmato?
Certo che sì, in piedi nell'androne del palazzo appoggiata alla guardiola del portinaio.
Ma ho anche aspettato i tempi eterni di salvataggio.
E ho anche fumato un sacco di sigarette.
E soprattutto ho ucciso tutte quelle cazzo di farfalle con pazienza e dedizione...
Mo' che io riesca a far qualcosa son parole che pesano come macigni eh.
(e
E comunque dove sta scritto che qualcuno di loro ha lavorato al posto mio? Sono sicura di non averlo scritto!).
molto bella....
Radici nell'aria... un tronco come un pane crocetta ben cotto... Vertigine. Brava Amal!
Lorenzo Toni
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