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martedì 8 marzo 2011

Perditempo delle Meraviglie

UDITE UDITE!!
Si comunica al popolo che mercoledì 9 marzo, alle ore 19.00 la qui presente R. Amal Serena e la sua splendida consorte Margherita Tramutoli, vi trascineranno nel Paese delle Meraviglie.
A Napoli, alla Libreria Perditempo di via San Pietro a Maiella (di fronte al conservatorio).



Sono previsti effetti speciali, tavoli che si allungano, persone che si accorciano, effusioni amore da farvi girare la testa, e dieci splendidi racconti raccolti nell'albo Wonderland - Quando Alice se ne andò.

Non mancate ordunque!
Accorrete numerosi!

Le consorti Tramutoli e Serena vi attendono!

sabato 18 dicembre 2010

Wonder End

Sabato 4 dicembre c’è stata la prima grande festa per Wonderland – Quando Alice Se Ne Andò, il secondo volume della mia collana Nuvole in Tempesta edito da NPE.
Mi sono presentata nella veste di un piccolo e goffo due di picche (dopotutto anche se sono sposata mi sembra un personaggio calzante) mi sono divertita davvero e ho riso con tantissime persone che sono passate a salutarci da quelle parti.
Se volete vedere le foto dell'evento basta seguire questo link.
Grazie ad Anna Rattazzi per la foto

mercoledì 17 novembre 2010

Alice non abita più qui

Il primo evento dedicato a Wonderland - quando Alice se ne andò.

Giovedì 18 novembre 2010, dalle 21.20 fino alle 23.30
Al Brancaleone in via Levanna 11.

In mostra le tavole originali delle dieci storie firmate da vari autori del panorama fumettistico italiano: Lorenzo Bartoli in coppia con Alessio Fortunato, Leomacs e Francesca Silveri, Tuono Pettinato e LRNZ dei SuperAmici, il terzetto composto da Mauro Uzzeo, Federico Rossi Edrighi e Margherita Tramutoli, Armin Barducci, Sergio Ponchione. E poi Elisabetta Melaranci, Cristina Spanò, le illustrazioni di Francesco Cattani e due talentuosi esordienti Nigraz e Davide Garrota. E infine la splendida copertina di Davide De Cubellis.




Mi troverete lì, in compagnia di Margherita Tramutoli, Mauro Uzzeo, LRNZ, Leomacs e un sacco di bei disegnini, di belle storielline e di bella gente. Non mancate.

giovedì 28 ottobre 2010

Ho chiuso la valigia di cartone


Sono in partenza per Lucca, come più o meno l'universo mondo in questi giorni.
Ho un bagaglio pieno di storie, la voglia di andarci e di prendere in mano il frutto di questo lavoro durato tanti mesi.
Ho voglia di vedere gli autori di Wonderland tutti insieme.
La valigia è chiusa.
Le cose da fare prima di partire sono ancora tantissime.

Le cose che vorrei dirvi troppe per il tempo a mia disposizione.
Vi lascio al volo con due belle notizie.
La prima è l'anteprima di questo volume sul sito si XL di Repubblica. Andate, guardate, leggete e perdetevi. Questa è la via da seguire.

La seconda è l'invito alla presentazione del volume, sabato 30 alle 10.00 nella sala incontri di Palazzo Ducale a Lucca (qui l'evento Facebook).

Mi troverete anche a dispensar sorrisi allo stand NPE al padiglione editori di Piazza Napoleone.

Non sono pronta, ma o la va o la spacca.
Tutto il resto ve lo racconterò al mio ritorno, o su twitter (sia il mio che quello di Wonderland quindi se vi capita fateci un giro).

Parto per il Paese delle Meraviglie.
Spero di incontrarvi lì.

martedì 12 ottobre 2010

Il te' del cappellaio

Devo dire che Wonderland ha avuto un risvolto non irrilevante nelle mie giornate, quasi che davvero volesse trascinarmi in un altro posto, farmi vivere eternamente nel Paese delle Meraviglie.
E mi piace. Mi piace perdermi dietro a un Coniglio Bianco. Mi piace nascondere la mia realtà dietro un progetto come questo.
Mi piace anche prendere tutti i pomeriggi il te' con il Cappellaio Matto con lo Stregatto che si appropria della mia tazza e mi fa i dispetti.

Così, giusto perché è un post che dice davvero qualcosa più di niente...
Ma se vi va, se state attenti, potete anche vincere una copia del libro rispondendo alle domande che vi vengono poste nella tana del Bianconiglio al di là dello specchio (così per poter di nuovo mischiare più mondi).

Un po' prima dell'ora del te' un po' dopo dell'ora di pranzo.

Dove? QUI ovviamente!


Espressione eloquente.

martedì 5 ottobre 2010

Il tempo di cottura

Dopo aver rimestato ben bene nel pentolone, dopo aver lasciato riposare il giusto tempo il composto ecco a voi un po' di preview su cosa vi presenteremo a Lucca Comics&Games 2010.
Siete pronti?
E allora: follow the white rabbit, reach wonderland, and then sail again...
Tutto quello che volete sapere lo troverete QUI.

lunedì 27 settembre 2010

Cosa bolle in pentola?

Occhio di drago, lingua di serpente, ali di pipistrello, cartelle cliniche, funghi allucinogeni, scarpotti alla pernice e una splendida copertina di Davide De Cubellis.
Qualcos'altro che può dirvi qualcosa lo trovate QUI, sul blog della NPE.
La copertina anche io la voglio nel blog e ve la faccio vedere.

Per il resto vi dico solo: ripassate di qui, o di tra una settimana, che di porte verso altri mondi ve ne spalancheremo parecchie.

sabato 10 luglio 2010

Giovani Nuvole - Reload.


Vi aspettiamo questa sera, per riproporvi l'evento "Giovani Nuvole" che è saltato la scorsa volta a causa del maltempo. Accorrete numerosi!

Nicola Pesce Editore, Scuola Romana dei Fumetti e Comics Boulevard presentano "Giovani Nuvole". Un’intera serata dedicata alla presentazione della casa editrice, con un occhio rivolto a tutti i giovani autori che vorranno proporre il loro progetto alla NPE.
Saranno presenti Andrea Mazzotta, il Direttore Editoriale, e la redazione.
Sabato 10 luglio 2010 ore 21.00, presso lo stand di Comics Boulevard nei giardini di Castel Sant’Angelo, durante la manifestazione “Letture d’estate”.

giovedì 1 luglio 2010

Pierz a Roma!

Vi state annoiando in questo inizio di estate romana?
L'amarezza della crisi e della perdita ai mondiali vi assilla?
Siete felici e contenti?
Vi sentite bene?
Vi sentite medio?
Chi? Cosa? Scusa non sento!
In ogni caso, io direi che per un po' di buon umore passare di qui non sarebbe male:


Pierz sa esser meglio di un antidepressivo e un ottimo accompagnamento a una botte di birra!
We are waiting for you!

NPE, Scuola Romana dei Fumetti e Comics Boulevard presentano:
Ravioli Uéstern di Pierz.

Incontro con l’autore dell’esilarante serie che sta spopolando sul web e vincitrice del Comicus Prize 2009

Venerdì 2 Luglio 2010, ore 21,00 – Presso lo stand di Comics Boulevard all’interno della manifestazione “Letture d’estate”
giardini di Castel Sant’Angelo – Roma


more info @ http://comic-soon.com/nicolapesceed

venerdì 25 giugno 2010

NPE presenta: "Giovani Nuvole"

Scontato dire che ci troverete anche me, al vostro servizio. Orsù, accorrete!



Sabato 26 Giugno 2010, ore 21:00.

Presso lo stand di Comics Boulevard nei giardini di Castel Sant’Angelo la Nicola Pesce Editore presenta: “Giovani Nuvole”. Serata dedicata agli aspiranti fumettisti e alla presentazione della casa editrice: la linea editoriale, l’amore per il media fumetto, l’occhio aperto ai giovani autori. Saranno presenti il Direttore Editoriale Andrea Mazzotta e i componenti della redazione. La Serata sarà l’occasione per incontrare le giovani promesse del fumetto italiano e a ttutti coloro che vorranno presentare un progetto allo staff della NPE.

venerdì 14 maggio 2010

Bartoli e Recchioni: doppia intervista.


Lorenzo Bartoli e Roberto Recchioni: il perfetto equilibrio delle differenze.

Una doppia intervista alla coppia di sceneggiatori creatori di John Doe.

Questa intervista è stata redatta in due tempi diversi, dopo il primo incontro avvenuto nel Febbraio di quest'anno, c'è stato il desiderio di integrarla ulteriormente prendendo spunto dalla bellissima chiacchierata di quel pomeriggio. È una cosa che viene abbastanza naturale quando si ha a che fare con due persone come Lorenzo e Roberto, perché con ogni parola lanciano degli stimoli di riflessione che chiedono di essere soddisfatti. (pubblicata su Comic-Soon periodico di informazione sul mondo del fumetto, uscito il 30 Aprile 2010 in occasione del Napoli COMICON)

1) Quando ci siamo visti la prima volta, mi avete parlato di una visione “spoetizzante” del vostro lavoro. Potete spiegarcela meglio?
Lorenzo: Io cerco la mia poetica, non una poetica assoluta. Cerco la mia voce, sfida numero uno per un autore, di qualunque livello. Se per “spoetizzante” intendi sottolineare il fatto che tendiamo a desacralizzare il lavoro dello scrittore e che pensiamo di somigliare più a degli artigiani che a degli artisti, be’… è vero. La pensiamo così, mi sento di parlare pure per Roberto. Ma non dirgli che te l’ho detto…
Roberto: Non so se “spoetizzante” sia il termine giusto, il discorso è molto semplice: quello che facciamo è un lavoro e come tale lo prendiamo quando si tratta di andare a stringere. Poi, è ovvio, a monte c’è la passione. Quella passione che ti spinge ad accettare lavori privi di convenienza, solo per il piacere di farli, a imbarcarti in progetti folli, a investire e a spendere il quadruplo delle energie per realizzare qualcosa, a non essere, insomma, dei meri impiegati.
Ecco, il punto è questo: professionisti (che amano il loro lavoro) ma non impiegati.

2) Guardandovi superficialmente sembrate un po' “la strana coppia” sia fisicamente che a livello di atteggiamento. Tra i due Lorenzo sembra quello più solare e meno cinico, Roberto invece sembra il completo opposto. Mi sbaglio?

Lorenzo: Io sono solare, ma se mi arrabbio sono capace di reazioni molto forti. Roberto si sfoga a parole, quasi quotidianamente, dando una rassettata ai suoi malcontenti e uscendo abbastanza pacificato dalle situazioni. Mediamente, io non mi ci infilo proprio nelle tensioni, ma se le tensioni vengono a me le prendo a morsi.
Roberto: Decisamente. Io non sono per niente un'anima nera, anzi sono una persona solare e allegra. Non mi sembra per niente di essere un cinico.

3) Roberto, a leggere il tuo blog non si direbbe. Come hai detto tu stesso sei un “uomo di pareri”, e ogni volta che ti esprimi ti fai cinque nemici. Se non ricordo male ci sono stati grossi momenti di contrasto con i tuoi lettori. Come mai?

Roberto: Ci sono stati parecchi momenti di contrasto, ma va bene. Lo scontro diretto, anche a farsi male, è il mio modo di conoscere gli altri e valutarli. Io amo confrontarmi. E amo vincere. Quindi, le occasioni in cui mi capita di entrare in polemica con qualche lettore o qualche addetto ai lavori è sempre un momento di “agonismo dialettico”, che è una cosa che mi diverte molto. Poi, sia chiaro, se devo gettare la spugna e arrendermi all’evidenza di avere torto, sono sempre disposto a farlo e a riconoscere l’onore delle armi al mio “avversario”.

4) Sempre a Roberto chiedo: questo inverno ha fatto molto parlare di sé l'albo di Dylan Dog che hai scritto, Mater Morbi. Non è che forse è stato frainteso e un po' strumentalizzato il messaggio del tuo racconto?

Roberto: La storia non parlava di accanimento terapeutico come hanno detto in molti. Parlava anche di quello, alla stessa maniera in cui parlava di eutanasia, accettazione, rabbia, dolore e conseguenze.
Poi ognuno, sulla base dei propri interessi, ha parlato di quella storia dandogli la lettura che maggiormente si confaceva rispetto alle sue necessità. E questo vale tanto a destra, quanto a sinistra.

5) Qual è il vostro atteggiamento nei confronti dei vostri lettori?
Lorenzo: Il nostro è un atteggiamento molto Punk, per così dire, non ci mettiamo su un palco, il nostro palco è proprio all'altezza del pubblico.
Roberto: Sì, la penso alla stessa maniera. Un rapporto “orizzontale” e non “verticale”.

6) Incontrandovi e leggendo i lavori che avete fatto “slegati” l'uno dall'altro è evidente la vostra differenza di formazione culturale. Da dove siete partiti?

Lorenzo: Io ho una formazione un po' più accademica rispetto a Roberto, parlo proprio dei miei studi, ma oltre a questo una delle mie basi culturali è la strada. Sono le persone che vi ho incontrato e le loro storie.
Roberto: La differenza tra me e Lorenzo non è solo quella della formazione culturale. Io per esempio sono un autodidatta, avevo la fortuna che la libreria dei miei genitori era divisa in due: potevo trovarci tutto e il contrario di tutto. C'è anche da dire che Lorenzo fa parte di una delle ultime generazioni che ha potuto giocare per strada, che l'ha vissuta completamente. Io faccio parte di un'altra generazione, quella del post- modernismo. Per noi la fiction è la base culturale. La differenza maggiore tra me e Lorenzo è proprio che lui giocava a pallone in strada. Io guardavo dalla finestra quelli che giocavano.

7) Qual è invece la differenza di base nel vostro modo di lavorare, sia da soli che in collaborazione con altri?

Lorenzo: Io ho un amore incondizionato per l'insegnamento, infatti sono anche molto orgoglioso delle persone che sono uscite dalle mie aule, tra cui Roberto stesso. In un certo senso io sono un cantastorie, una cosa che mi piace molto è ridurre all'osso le storie. Inoltre non ho nessun problema a lavorare con gli altri, perché non ho nessuna invidia. Anzi. Una delle differenze con Roberto, per esempio, è che io sono uno che mira al cuore del racconto, per me il punto non è come ti racconto una storia, ma cosa sto raccontando.
Roberto: Io sono affascinato dai meccanismi narrativi. Mi piace cercare di replicarli e, una volta appresi, scardinarli e rigirarli alle mie esigenze. A differenza di Lorenzo, per me il “come” è sempre più interessante del “cosa”.

8) È più importante il dialogo scritto o quello parlato? o meglio: siete più incisivi quando scrivete o quando parlate?
Lorenzo: Io sono abbastanza bravo nel dialogo parlato, nel contato umano anche con più persone, forse anche grazie alla palestra dell’insegnamento. Per quanto riguarda i dialoghi scritti: mi piace farli finti retorici, con un lavoro sui luoghi comuni che a volte – quando sbaglio la mira – trasforma tutto in roba banale. Invece, nelle mie intenzioni, c’è un lavoro sulla banalità come codice espressivo. I luoghi comuni sono veri. Sono come il codice Morse. Ma bisogna saperli usare.
Roberto: Non credo che siamo noi le persone più adatte a rispondere a una domanda del genere.
Comunque sia, il mio modo di esprimermi nella vita reale e la maniera in cui strutturo i miei dialoghi sono piuttosto simili. Il problema è che il modo in cui parlo è figlio del modo in cui scrivo, e non il contrario come sarebbe sano che fosse.

9) Voi avete creato John Doe, personaggio che ha avuto un notevole seguito. Qual era il vostro approccio nell'ideazione delle storie?

Lorenzo: Le nostre riunioni erano in grado di durare meno di dieci minuti, a volte ci dicevamo semplicemente cosa volevamo fare, in modo molto sintetico e poi ci mettevamo a lavorare. Poi la parte della continuity della serie era per lo più affidata a Roberto, le storie che scrivevo io erano più che altro una “lente di ingrandimento” sui dettagli dell'insieme.
Roberto: Infatti, quando capitava che qualcuno assistesse alle nostre “riunioni” rimaneva abbastanza perplesso da questa nostra immediatezza.

10) Lo scorso inverno ha smesso di uscire per alcuni cambiamenti all'interno della casa editrice che lo pubblicava. Dopo questo periodo di “pausa” ora tornerà con una nuova veste. Volete parlarcene un po'?
Lorenzo: Nuovo copertinista: Davide De Cubellis. Quarta stagione da 22 numeri, un back to the basic da lettori hard core, con alcune similitudini alla struttura della prima stagione. Nuova generazione di disegnatori, con esordi assoluti e delle autentiche chicche a livello stilistico. E l’arrivo del nostro amico, compagno di sbronze, fratello, lo sceneggiatore Mauro Uzzeo. È poco?
Roberto: No. Scherzi a parte, sarà un inizio tutto nuovo, che darà modo a nuovi lettori di avvicinarsi al personaggio ma che, al tempo stesso, farà sentire a casa quelli vecchi.
È un equilibrismo complicato che speriamo di riuscire a eseguire con stile.

11) Ricordo che alla conferenza sul ritorno di JD, che avete fatto lo scorso febbraio a Mantova Comics & Games, avete parlato di “ispirazione” alla saga di Malussène? Come nasce questa idea?

Lorenzo: È presto per parlarne in maniera approfondita, ma pensate solo a un concetto: il dio che vi ha creato non vi ha dato retta per un bel po’. Ce l’avete con lui, ok? Ma anche per cose di cui, in fondo, non avrebbe nessuna colpa…
Roberto: Siamo entrambi molto amanti del lavoro del primo Pennac e mentre stavamo ricostruendo l’universo di JD ci siamo resi conto che alcune idee che stavamo mettendo in gioco avevano degli echi con la saga di Malussène. Di più non posso dire.

12) Come vi comportate invece con personaggi creati da altri?

Lorenzo: Personalmente faccio un po' fatica a lavorare con personaggi fortemente caratterizzati da altri, in un certo senso mi piace essere un po' outsider da questo punto di vista, per me è una questione di stimoli. Certo sono in grado di scrivere un po' di tutto anche senza essere un mercenario della scrittura. Tutto sta nel trovare la “chiave” giusta con cui interpretare la storia.
Roberto: io, invece, mi trovo benissimo a scrivere Dylan Dog, perché è un personaggio che conosco molto bene e che tutto sommato mi lascia abbastanza spazio interpretativo. Quando ho scritto Diabolik ammetto di aver trovato molte più difficoltà, visto che il personaggio per certi versi è molto più “blindato”, anche se è stato quello con cui ho appreso di più.

13) Parliamo di un'altra cosa, come siete diventati sceneggiatori? E come sono cambiati i tempi secondo voi?
Lorenzo: Io sono diventato sceneggiatore un po' per caso, si può dire, ma c'è anche da prendere in considerazione che erano tempi completamente diversi. Secondo me l'humus che c'era ai tempi in cui ho iniziato io, e poi a quelli di Roberto, non esiste più, soprattutto in un mercato parecchio in crisi, costellato di piccolissime case editrici. Comunque sia, risposi a un’inserzione per la famosa casa editrice «Comic Art» e pochi mesi dopo pubblicavo su «L’Eternauta».
Roberto: Io volevo proprio fare fumetti. Anzi, ho iniziato come disegnatore e ho fatto anche un po' fatica a rendermi conto che scrivere mi riusciva meglio che disegnare. Devo dire anche che per me oggi arrivare alla pubblicazione, per certi versi, è molto più facile di un tempo. Quello che invece è diventato molto più difficile è viverci scrivendo le storie. Credo che sia questa la discriminante. Il mondo del fumetto assomiglia sempre di più al mondo della narrativa in Italia, puoi scrivere il libro più bello del mondo, ma viverci grazie a quello che scrivi è sempre più complicato.

14) La vostra collaborazione è iniziata più dieci anni fa. Avete mai avuto momenti di forte contrasto?

Lorenzo: No. Anche se Roberto, soprattutto i primi tempi, litigava con me in mia assenza. Siamo buoni amici, davvero. E io ho sempre avuto nei suoi confronti una capacità che lui mi riconosce: non l’ho mai giudicato. Mi piace così com’è, anche se può risultare indigesto.
Roberto: Se ci sono stati, non me li ricordo.

15) Qual è una delle cose più difficili da gestire del vostro ruolo? Non parlo del vostro lavoro tecnico come sceneggiatori ma della vostra veste pubblica.
Lorenzo: Una delle cose più difficili è sicuramente riuscire a confrontarsi con la grossa mole di materiale che ci viene inviato. Perché è sempre stato tantissimo e la pressione a cui siamo sottoposti (soprattutto nel periodo di John Doe in Eura) è davvero altissima. Adesso ricevo meno roba, ma ho gli elaborati degli alunni e la roba che mi inviano su Facebook o per posta i molti appassionati col guizzo della scrittura. Difficilissimo dare dei pareri, tra l’altro. E spesso non ne ho nessunissima voglia, perché l’altro non è che se li tiene e basta… vuole un dibattito, ma io ho una vita sola, proprio come lui.
Roberto: Al di là del suo lavoro, un fumettista non ha una “veste pubblica”. Ce l’ha se si mette in gioco, esponendosi, per esempio, come faccio io attraverso il mio blog e nei vari social network. Ma è una mia scelta e non posso lamentarmene. Quindi, no, non c’è niente di difficile. Se il caldo mi da fastidio, posso sempre andarmene via dalla cucina, giusto?

16) Lorenzo se non sbaglio stai preparando una rivista in collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics, potresti parlarci un po' di cosa si tratta?

Lorenzo: Sì, «iComics»: 160 pagine a colori, periodicità bimestrale, da edicola. Accanto a grossi nomi come Serpieri, Parrillo, Cucca o Troiano, ci sarà spazio per esordienti, sia ai testi che ai disegni. Il direttore editoriale è Roberto Dal Prà e ho tanto da imparare da lui, autore della generazione precedente alla mia, che conosco da moltissimo tempo.

17) Roberto a te vorrei chiedere un'altra cosa: oltre al tuo lavoro sulla serie ufficiale di Dylan Dog, c'è la possibilità che anche tu, come Medda e Enna, possa avere un tuo progetto con la Bonelli?
Roberto: certo che c’è la possibilità. (voci non confermate dicono che Roberto sia effettivamente al lavoro per una miniserie Bonelli ndr)

18) Immaginate di essere Salgari e scegliete il luogo del mondo da raccontare senza uscire di casa, al massimo potete sbirciare su internet.
Lorenzo: Il quartiere romano Appio-Tuscolano, con incursioni tra a Casilina, il Pigneto e Centocelle. Non è la giungla di Tarzan, ma solo per la mancanza ormai secolare di liane.
Roberto: Grossomodo è quello che faccio ogni giorno, purtroppo. Attualmente, quello che mi interesserebbe di più, è raccontare un mondo che invece posso toccare e non solo vedere attraverso la finestra o internet. È per quello che mi sto impegnando come un matto con le storie che sto scrivendo e disegnando per «Canemucco» di Makkox.

19) C'è qualcosa che volete ancora dire l'uno dell'altro?
Lorenzo: Mi piace la persona che sei diventato. Continua a lavorarci e fa’ un figlio. Ciao.
Roberto: nulla che non posso dirgli al citofono (abitiamo vicini).

martedì 2 febbraio 2010

Il Babau a Vicenza!

Dopo Lucca Comics, e il Crack, dopo svariati festival e mostre in Italia e all’estero, il Babau approda a Vicenza per parlare delle ultime frontiere della paura sociale con l’iniziativa IL BABAU – PAURA DEL BUIO?!, che si svolgerà dal 13 al 21 febbraio alla Corte del Deposito95, presso lo Spazio Nadir e nelle strade della città.

more info at deposito95.noblogs.org

venerdì 15 gennaio 2010

lunedì 28 dicembre 2009

Doppia Data


Dall’8 al 31 Gennaio 2010 il Babau torna a Roma in mostra. Dove? Al Laboratorio Creativo Fusolab, via Pitacco 29.

Venerdì 8 Gennaio 2010 ore 21.30 inaugurazione mostra e presentazione del volume a cartoline “IL BABAU – PAURA DEL BUIO…?!” a cura del Progetto Collane di Ruggine e http://paura.anche.no.
.
Ingresso Gratuito


Sabato 9 Gennaio 2010 alle ore 21.00, il libro verrà presentato presso la Libreria Flexy in via Clementina 9, rione Monti


Vi aspettiamo.


NB. Per disguidi tecnici il concerto purtroppo non potrà essere fatto.
Vi chiedo scusa.

mercoledì 2 dicembre 2009

DOVE?? IN TUTTE LE LIBRERIE E FUMETTERIE!


Avete paura del buio? Quante facce ha il babau?

Ah credo di averlo scritto un bel po' di volte...

Il libercolo c'è. Se non lo trovate al primo colpo ORDINATELO!

Se volete incontrarci intanto vi posso dire che ci troverete...

GIOVEDI' 10 DICEMBRE 2009 a Padova, al
REALITY SHOCK - Laboratorio d'Inchiesta ed Autoformazione Via Castelfidardo 45 alle ore 21.00 paura.anche.no e il progetto Collane di Ruggine presentano la mostra ed il libro "Il babau - paura del buio?" Un buon modo per riuscire a reinterpretare il... concetto di "sicurezza ad ogni costo".

e... VENERDI' 8 GENNAIO 2010 replichiamo con mostra e libro a Fusolab, a Roma dalle ore 21.00 ;)

martedì 27 ottobre 2009

Appuntamento!

Ecco che subito mi correggo:

Il volume del Babau sarà presentato ( insieme anche ad altri della Nicola Pesce) nella sala conferenze della Camera di Commercio di Lucca, Giovedì 29 Ottobre 2009 alle 14.00

Mi troverete lì. Se poi invece cercate il volume lo troverete allo stand E1 - padiglione Editori p.za Napoleone, e nello stesso giorno potrete trovare anche me, così, di rimbalzo.

Vi lascio con una diapositiva. ;)

venerdì 23 ottobre 2009

Il Babau a Lucca.

Ci siamo.
Il momento è qui, dietro l'angolo. Bisogna riuscire a tenere duro ancora un po'.

Giovedì 29 Ottobre 2009
alle ore 14, durante il Lucca Comics & Games verrà presentato in anteprima il fresco di stampa volume Il Babau - Paura del buio? .

Ringraziamo del marchio e dell'ospitalità Nicola Pesce Editore. Ci sarò anche io sì. Da qualche parte. Se non avete paura di guardarmi in faccia. ;)

Mi piacerebbe potervi dire "vi aspetto" visto che sono colei che ha l'onore e la fortuna di poter presentare in conferenza stampa questo splendido lavoro.



Il Babau - Paura del Buio? AA.VV - 64 pp - Colore - brossurato - 12x15 - € 11,00 Nicola Pesce Editore

Realizzato dal lavoro incrociato del Progetto Collane di Ruggine e paura.anche.no, il Babau è un postcards book che attraverso immagini e racconti analizza la figura mitologica del Babau dandole valenza di metafora sociale, un pretesto per riuscire a parlare di paura in modo diverso.
Importanti autori del fumetto italiano si sono riuniti per rappresentare graficamente il volto di questo nuovo mostro.
Autori come Andrea Bruno,Marco Corona,Squaz, Giuseppe Palumbo, Marco Soldi incrociano le parole di scrittrici e scrittori come Antonella Beccaria e Alberto Prunetti e molti altri ancora.