lunedì 30 agosto 2010

Dimmi quante volte...

Quante volte ho alzato gli occhi e mi sono trovata sotto un cielo che non era quello che volevo.
I Colle der Fomento dieci anni fa (forse anche di più) cantavano "Dimmi quante volte hai visto il cielo di Roma e hai detto quant'è bello".

Sono due anni che vivo a Roma, due anni che alzo gli occhi cercando quel cielo di cui sentivo parlare nelle canzoni dell'adolescenza, e sono due anni che vedo solo un cielo soffocato dai palazzi, post-atomico, con il fascino di quello che viene dopo la fine.

Dopo un po' per abitudine, per distanza, ho cercato di pensare che i tramonti estivi di Roma forse sono affascinanti. Hanno la stessa magia di un tramonto su Beirut. Dopotutto credo che la capitale non sia altro che una Beirut occidentale. Con le sue antenne sui palazzi che soffocano il sole, con le sue strade troppo rumorose, con il suo degrado nascosto agli angoli delle periferie.



Sono tornata a Genova da quasi un mese, dopo tanto tempo che ero costretta in quelle vie dove cammino senza mai "esserci" veramente.
Mi sono portata il lavoro anche sugli scogli, ma guardo in fondo alle vie e, in un modo o nell'altro, mi accorgo che c'è sempre il mare.

Sori (GE) Agosto 2010

Genova non ha niente. Non ha la vita che vogliono i giovani, non ha sbocchi, ti costringe a lasciarla ma in cambio ti chiede di pagarle il prezzo del cuore. 
Come una bella donna che ti affascina e ti ammalia ma poi ti maltratta, ti allontana solo allo scopo di legarti ancora più a lei, in una eterna Ballata dell'amore cieco


Dalle finestre di casa 05/08/2010

Stessa finestra, 20/08/2010

Questo cielo, che quando chiudo gli occhi non ho proprio bisogno di nessuna canzone per riuscire a immaginarlo. Questi colori, che costringerli in una foto in bianco e nero sarebbe un insulto al direttore della fotografia che sta giocando con le sue luci...

Salita di Porta Soprana - 01/08/2010

Veduta da Villetta Di Negro - 05/08/2010

Veduta da Spianata di Castelletto - 29/08/2010





Eccola qui Genova, che ti guarda nell'anima con il suo cielo, quel cielo che mille volte ho alzato gli occhi e ho detto "Quanto è bello". 


Porto Antico - con il fiato sospeso - 29/08/10


Quel cielo che mi porto via con i suoi tramonti, con i suoi filtri, come tante piccole cartoline.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Parole ed immagini, in quei passaggi sulla "tua" Genova, sono belle. Piccoli scorci di meraviglia che sa scrivere chi una storia d'amore la vive in modo estremo, con passione che è spasimo. Ma anche con lucidità, per volerne avere piena consapevolezza e continuare ad esserne piacevolmente in balìa.