giovedì 11 luglio 2013

Questa è una stupida lettera d'amore.

Ciao mia Affezionata86xx.
Questa è una mia lettera d'amore per te e volevo scriverla proprio oggi, nonostante questa spalla mi stia dando ancora fastidio e nonostante ultimamente io sia un po' a corto di parole.
Volevo scrivertela oggi perché è il tuo compleanno, e volevo scriverla pubblicamente solo per il gusto di metterti un po' in imbarazzo. Lo sai che sono una brutta persona.
In realtà credo di averla voluta scrivere molte volte, ma non trovavo mai una scusa per farlo.
Cioè di scuse ne avevo a decine, ma nessuna di queste mi bastava.
Allora lo faccio oggi perché ricorre in nostro "anniversario". Perché sono passati nove anni da quando ci incontrammo appena maggiorenni a lavorare in un festival qui a Genova. Perché in questi nove anni il tuo numero è rimasto salvato nel mio telefono portando come suffisso le prime tre lettere del nome di quel festival e nonostante io abbia cambiato tre volte numero di telefono (e una decina di sim diverse) ogni volta ho salvato il tuo numero in quel modo.

Oggi mi sembrava il giorno giusto, perché ho scritto e cancellato parecchie volte un'altra lettera che in realtà ha a che fare con la fine di un amore anche se, alla fine, credo di non dover usare quelle parole, preferisco usare queste.

Ho fatto un lunghissimo cappello temporeggiando e senza arrivare al dunque. È come se avessi camminato in tondo per la stanza per tutte le prime quindici righe.
Arrivo al dunque.

Volevo dirti che ti voglio bene. Anche se te l'ho detto molte volte. Però oggi volevo dirtelo in modo un po' più eclatante (come se un post del blog potesse esserlo).
E poi ringraziarti perché in queste settimane ci sei stata e sei stata una presenza bellissima e preziosa. Perché senza la tua pazienza e la tua solidarietà quando mi sono fatta male avrei fatto molta più fatica a fare molte cose.
Perché in tutti questi anni senza la tua leggerezza sarei diventata di piombo e mi sarei ritrovata con un cuore a forma di proiettile e invece - anche se faccio finta di non averlo - è rimasto della forma e del materiale giusto.

Volevo ringraziarti delle nostre sere a Nervi a fare le sedicenni sullo scoglio più nascosto possibile.
Delle volte in cui mi hai trascinata alle odiose feste raggae e mi hai riportata illesa a casa mentre brontolavo in motorino e mi addormentavo sulla via del ritorno dal Monte Fasce.
Di esserti accollata quasi ogni trasloco che ho fatto.
Di avermi lasciato cambiare senza mai rinfacciarmi com'ero prima.
Di aver scavalcato insieme il cancello per quel concerto e di esserti nascosta con me mentre ci inseguivano inferociti.
Di aver sopportato buona parte delle mie lune storte.
Di non esserti persa anche quando la tua vita ti portava a sederti in riva a un altro mare.
Di leggere ogni volta le pagine di questo blog.
Di aver studiato con me - e ben più di me -  quando abbiamo dato la maturità insieme.
Di aver condiviso decine di volte le mie parole, perfino nei testi che hai preparato per i tuoi esami all'università.
Di avermi perdonato se sono riuscita a farmi male 5 giorni prima della tua laurea (e di non esser riuscita a finire di correggere il tuo riassunto).
Volevo ringraziarti per le foto stupide che mi strappano un sorriso quando sono triste.
Delle tue faccette.





 
E poi volevo ringraziarti esser stata la prima persona che ho fotografato (quando ancora non sapevo come si tenesse in mano una macchina fotografica), di essermi venuta a prendere sui nostri scogli con delle birrette decine di volte, di portarmi al mare ogni estate, delle nostre giornate a Pisa, di perdonarmi se non ho più molti racconti ma solo aneddoti, per avermi portato la pizza e una bottiglia di vino il giorno del mio compleanno e di troppe altre cose che mi ci vorrebbe un libro per metterle tutte insieme.

Insomma è una stupida lettera d'amore, per dirti che averti come amica migliora tante delle mie giornate e che ti voglio bene. E sì, in realtà era il mio modo pomposo di augurarti buon compleanno, Giulia.


4 commenti:

giulia ha detto...

Leggere queste parole adesso mi fa venire in mente tutto quello che abbiamo passato insieme...la nostra quotidianità e le situazioni più improbabili. E penso che sono proprio fortunata, perché al di là di tutto e tutti noi ci siamo sempre!

Daniela ha detto...

Sapevo che eri una ragazza molto sensibile. Ti ringrazio di sopportare...ti voglio bene anche io.
Mamma Affezionataxx86

Romeo ha detto...

this article is interesting and could add new insights, have a nice day

cooksappe ha detto...

<3